Del vagare senza meta, in bici e non

Per il motivo di cui parlavo nel post precedente (se non avete voglia di leggerlo ve lo sintetizzo: perché il clima è pessimo), finora non ho visto granché di questo pur piccolo paese. Sono stata al Delft (all'Ikea) il terzo giorno che ero qui, e ci sono tornata oggi (non all'Ikea, vivaddio: ve ne parlerò domani). Ed è tutto.

O meglio: in realtà la settimana scorsa ho cercato senza successo di andare alla spiaggia, qui a Den Haag, per vedere il mare di inverno e verificare se è davvero solo un film in bianco e nero visto alla tv (scherzo, ma mica troppo: io il mare d'inverno l'ho visto la prima volta a 13 anni – ancora me ne ricordo – e da allora ha assunto per me un sapore quasi mitologico). Non so se questo conti, ai fini del computo dei miei viaggi infra-olandesi, in primis perché si tratta pur sempre della stessa città, ed in secundis perché – appunto – alla spiaggia non sono riuscita ad arrivare. Ho girato in bici un'ora, su strade che mi parevano stranamente familiari (ettecredo, stavo facendo il giro dei quattro cantoni...), finché mi sono stufata e ho deciso di tornarmene a casa... scoprendo che era dietro l'angolo. 

E va be'. Capita, quando una è cretina. 

Per cui, essendomi rimasta questa pulce nell'orecchio della spiaggia, oggi di ritorno da Delft ci sono andata per direttissima. Con il tram. E sì, stavolta ce l'ho fatta, come testimoniano le foto di cui sotto (che sono state tutte scattate da me, quindi, caro visitatore internauta, se vuoi condividerle cita la fonte). 




Cose che credevi fossero possibili solo in New Jersey.







Nonostante il vento pazzesco che tirava (penso che passerò la prossima settimana a togliermi la sabbia dai capelli) il freddo polare e gli orribili casermoni che la circondano ho trovato la spiaggia di una bellezza incantevole. E di certo ha aiutato molto il sole, che come vedete per una volta brillava senza problemi. 

ps. Siccome bisogna fare blogging-verità, ho scoperto che l'altra volta, io in realtà ero arriva a destinazione. Solo che – siccome mi aspettavo di vedere il mare – non mi ero fermata ed avevo continuato a pedalare nell'attesa di tanta celestiale visione. Il problema è che il mare (pur essendo letteralmente a tre passi) dalla strada non si vede mai: in mezzo ci sono gli orribili casermoni di cui sopra. Poi dice che una non se la deve prendere con la bruttezza architettonica...

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